Ricostituire al Maggio Musicale Fiorentino la compagnia di Ballo. È il sogno dichiarato pubblicamente oggi pomeriggio dal sovrintendente Alexander Pereira, durante la presentazione della stagione 2020/2021 e del Festival del Maggio del prossimo anno.
«Con il Nuovo BallettO di ToscanA faremo una serie di quartetti su musica di Schubert e Webern, su coreografie di Massimiliano Volpini (30 dicembre – 9 gennaio), ma il mio sogno è ridare a Firenze il corpo di ballo». Il progetto tra danza o e musica da camera con la compagnia diretta da Cristina Bozzolini riprende l’idea voluta da Pereira in più produzioni delle ultime stagioni della Scala di Milano, ma la meta confessata è ben più imponente.
Riavere un Corpo di Ballo al Maggio (stabile? a progetto?) sarebbe, come è stato giustamente sottolineato, rimarginare una ferita aperta della città, soprattutto se si pensa a quanto ha significato nella storia della danza italiana e internazionale MaggioDanza, chiuso tragicamente ormai da alcuni anni: un corpo di ballo da cui sono passati nei decenni coreografi e danzatori eccellenti, da Polyakov a Carla Fracci, Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Vassiliev, Karole Armitage, Davide Bombana, Elisabetta Terabust, Derevianko, non ultima Sylvie Guillem nel cult Steptext di William Forsythe sotto la direzione di Francesco Ventriglia.
Pereira: «Nel 2022 il teatro avrà una sala da 1800 posti e un Auditorium da 1000, credo che questo sia il momento per creare una troupe di ballo con 40 recite all’anno. E’ questa la strada sulla quale voglio andare. Non posso garantire ora che ci riuscirò, per adesso di concreto c’è il progetto sulla musica da camera, ma vorrei un corpo di ballo di 30 ballerini. Un corpo di ballo che possa mettere in scena titoli come Giselle, per fare un esempio”. Sogno o utopia? L’impegno anche economico non è da poco. Vedremo.
Per ora, Covid permettendo, la stagione si annuncia ricca di appuntamenti musicali, un programma ampio sul quale prosegue il lavoro del sovrintendente sugli sponsor. «Abbiamo riaperto il teatro dal 7 giugno, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Con 600 spettatori in sala possibili sono disposto a andare avanti. Tra le opere annunciate 5 recite del Don Giovanni diretto da Riccardo Muti in occasione del suo ottantesimo anniversario nel luglio 2021».
Intanto per il 30 e il 31 agosto 2020, in piazza della Signoria Zubin Mehta dirigerà la Messa da Requiem di Verdi in omaggio alle vittime della pandemia. Prima opera lirica, Rinaldo di Handel a settembre. Il programma completo sul sito del Maggio.
Bellissima Iniziativa. Complimenti.
Speriamo!
È fondamentale per Firenze la riapertura del corpo di ballo. Mia madre Laura Salvetti ha fatto parte del corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino dal 1945 al 1949 , quando veniva anche Il grande coreografo Milloss . Sarebbe bello riportare al Maggio grandi coreografi come allora.
Sono d’accordo, Ilaria. Una grande storia di artisti che merita di essere riavviata.
sarebbe davvero bello.