Claudio Coviello e Tamara Rojo, ieri sera alla prima del “Don Chisciotte” di Nureyev foto Brescia Amisano ©Teatro alla Scala
MILANO – Claudio Coviello ha diviso con onore ieri sera la scena del Teatro alla Scala nel “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev con la strepitosa ospite Tamara Rojo, lead principal dancer e direttore artistico dell’English National Ballet. Per il giovane primo ballerino scaligero una bella opportunità. L’atteso Ivan Vasiliev per motivi di salute ha dovuto disdire la sua presenza in Scala nelle tre recite con Rojo. Scintillante, ineccepibile nella tecnica, abilissima a dare alla danza il colore individuale che piaceva a Nureyev, Tamara Rojo ha svettato con padronanza assoluta della scena nel ruolo di Kitri. Quel binomio coinvolgente di tecnica classica e timbro popolare, senza cui Kitri non ha ragion d’essere, hanno avvolto l’interpretazione di Rojo, perfetta negli equilibri sfoderati nel grand pas de deux, ammiccante nelle variazioni con il ventaglio, coinvolgente nella partnership. Coviello, come già altre volte, ha messo in luce la sua capacità di entrare nell’anima dei personaggi: e non è poco di questi tempi. E’ un Basilio divertito e spumeggiante, che ha ottima tecnica nutrita di velocità e leggerezza. Siamo certi che le variazioni sfolgoranti ideate per la parte maschile da Nureyev acquisteranno nel tempo sempre più smalto: Coviello ha tutte le carte in regola per sviluppare al meglio il ruolo da oggi in poi (prossime repliche con Rojo 19 e 24 settembre).
Coviello e Rojo foto Brescia Amisano ©Teatro alla Scala
I cast in programma invitano ai confronti. Stasera balla l’ultima rivelazione scaligera, Nicoletta Manni, prima ballerina, con l’atteso ospite Leonid Sarafanov, tecnica da manuale. Manni è stata ieri sera una elegantissima Regina delle Driadi: siamo molto curiosi di vederla in Kitri. Con lei sarà Basilio anche Claudio Coviello: saranno insieme il 26 sera.
Nicoletta Manni foto Karla Nur ©Astana
Con Sarafanov vedremo anche Natalia Osipova, attualmente principal al Royal Ballet di Londra, coppia rodatissima il cui ritorno in Scala è molto atteso. Danzano insieme il 22, 25 e 27.
Leonid Sarafanov e Natalia Osipova foto Marco Brescia ©Teatro alla Scala
Virna Toppi e Antonino Sutera sono di scena il 23. Il 26 pomeriggio tocca al debutto del talentuoso neodiplomato alla Scuola di Ballo dell’Accademia teatro alla Scala, Angelo Greco, in coppia con Lusymay Di Stefano.
Il ritorno del frizzante “Don Chisciotte” di Nureyev con un Corpo di Ballo scaligero in ottima forma riporta alla ribalta la grandezza di un artista che con la Scala ha avuto un rapporto fecondo e di lunga durata. Nel montaggio di immagini, realizzato con la concessione del Teatro alla Scala e visionabile sulla mia pagina vimeo, in sequenza alcuni momenti storici di Nureyev alla Scala. In movimento il passaggio di preziosi scatti d’Archivio a firma dei fotografi Erio Piccagliani, anni Sessanta e Settanta, e Lelli e Masotti, anni Ottanta. Si parte con “Il Corsaro” del 1966 per proseguire con il meraviglioso “Marguerite et Armand” di Frederick Ashton con la coppia Nureyev/Fonteyn, e poi l’incontro tra Roland Petit e Nureyev per “Estasi” (1968), “Schiaccianoci” (1969) con Nureyev nella parte doppia di Drosselmeyer e il Principe, “Apollo” di Balanchine, “Canti di un giovane errante” con Paolo Bortoluzzi per Béjart (1971), “Lago dei cigni” con Liliana Cosi (1975), “Bella Addormentata” con Carla Fracci (1978). Gli anni Ottanta vedono Nureyev in prova a New York, nell’appassionato “Romeo e Giulietta” con Fracci e infine nel “Don Chisciotte”. Nureyev presentò la sua versione in Scala, sempre con Fracci, nel 1980 e fu un evento memorabile.
Su Nureyev segnaliamo un cammeo: un ritratto esemplare fatto da Mikhail Baryshnikov, l’altro grande esule dalla Russia.